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   ABC Tricks » I Grabs e le Rotazioni con lo Snowboard » by SnowGang.com  
 
Pubblicato Mercoledì 6 Ottobre 2004 da 3nta
 
 

Snowboard e sci
Eccovi ora una infarinatura su come iniziare ad eseguire le prime manovre, se non avete ancora letto la rubrica ABC per saltare, vi consiglio di farlo perché senza una buona conoscenza di essa è difficile che riusciate ad eseguire dei trick stylosi, e la differenza vera tra un rider bravo e uno pippa in definitiva non sta nel cosa fanno ma nel come e dove... buona lettura!

Testo tratto da: SnowGang.com

1. I grabs

I grab sono la base di qualsiasi manovra e rappresentano tutti i vari modi di afferrare la tavola.
Vi spiego l’esecuzione solo di quelli più comuni che in halfpipe vengono usati come manovra a sè stante anche senza l’ausilio di una rotazione.
La sequenza d’azioni qui sotto è applicabile in tutti i casi proposti, cambia solo la grabbata vera e propria, che viene spiegata separatamente.
Quindi per avere la panoramica completa del salto che volete imparare, inserite dove richiesto la descrizione del grab e il gioco è fatto.

Eccovi la scaletta per l’esecuzione:
  • scegli un kick che spari piatto ma che ti permetta di stallare abbastanza, con landing (atterraggio) bello lungo ed omogeneo
  • ripensa bene alla grabbata
  • prendi la rincorsa con decisione
  • sul kick piegati bene sulle ginocchia
  • non slaminare teni la tavola piatta!
  • salta spingendo con le gambe (ollie), ma senza esagerare
  • fletti le gambe verso il petto
  • inserisci qui uno dei gei grab spiegati qui sotto
  • poco prima dell’apice della parabola del salto, guardando l’atterraggio e tenendo la tavola, estendi leggermente le gambe (per bonare distendi completamente quella anteriore o quella posteriore) finché senti che il grab viene “forzato”
  • mantieni questa posizione il più possibile (si omogeneo e naturale)
  • stai per atterrare, lascia la tavola e allunga le gambe (ma non completamente) per assorbire l’impatto
  • durante l’atterraggio scomponiti il meno possibile

    Vediamo ora alcuni tra i grabs più comuni.

    Indy
    Afferrate la tavola con la mano posteriore (quella della coda) sulla lama delle punte in mezzo ai piedi, il braccio libero va disteso leggermente dietro a voi all’altezza della spalla.
    Il trucco per eseguire questo trick, sta nel pensare di portare la tavola verso la mano e non viceversa, ciò permette di mantenere l’asse corporeo in equilibrio.
    Ricordate, la grabbata va eseguita una volta che la parabola del salto è all’apice (o punto morto) e va tenuta il più possibile.
    Questa manovra se non abbinata ad una rotazione è poco “stilosa” a meno che non venga bonata, eseguita cioè distendendo la gamba anteriore (cosa che va fatta dopo aver afferrato la tavola) in questo modo eseguiremo un indy nose bone, se poi lo fate pure air to facky in pipe (uscendo dritti e rientrando rovesci senza rotazione) sarete “super stilosoni”, e se lo piazzate alla fine di un switch frontside 180 e lo tenete a palla, potrete anche venderlo “lo stile”, in frontside 360 non parliamone; l’apice secondo me di questo grab è farlo in switch backside 5, Ingmar Backman quando si è vinto l’air & style insegna...
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    Sad
    Afferrate con la mano davanti la lama dei talloni in mezzo ai piedi.
    Il braccio libero viene proteso all’altezza della spalla e sul suo asse.
    È un grab molto semplice che viene abbinato ad un grandissimo numero di manovre, ma in backside rodeo come si suol dire spacca di brutto!
    Non mi perdo in chiacchere, provatelo e vedrete che non avrete problemi per eseguirlo, non il backside rodeo... il grab! :-)
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    Stale fish
    La mano dietro va a grabbare tra i piedi la lama dei talloni.
    Per poter fare questo, la tavola deve essere ruotata di un trentina di gradi verso la frontalità e il braccio libero va disteso sull’asse della spalla e alla sua altezza.
    Anche in questo caso, sono le gambe che vanno verso la mano che grabba, questo trick ha il vantaggio di non sbilanciare molto.
    Fa molto old style e prevalentemente viene eseguito in pipe, sui jump generalmente viene abbinato a rotazioni back side. Se eseguito durante quelle frontside è una manovra tutta da scoprire.
    Ho l’impressione che quest’anno sia parecchio in voga come grabbata.
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    Mute
    Di solito il mute non viene mai eseguito senza essere abbinato ad una rotazione.
    Consiste nel grabbare con la mano davanti la lama delle punte, tra i piedi.
    Stesso discorso, non lo ripeterò più, sono le gambe che vanno alla mano (vengono cioè flesse al petto) e non viceversa.
    Questo grab se abbinato a rotazioni backside permette di non “bloccare” la rotazione, il braccio cioè per andare ad afferrare la tavola segue il suo naturale movimento di spinta per la rotazione.
    Quello libero invece viene disteso in asse con la spalla e alla sua altezza verso la coda della tavola e leggermente dietro a voi.
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    Method Air
    Manovrone intramontabile, Terje Haakonsen insegna...
    Per eseguirlo bene bisogna: flettere le gambe al petto, afferrare la lama dei talloni con la mano anteriore appena davanti al piede della punta della tavola, ruotare il bacino in modo da portare i talloni in avanti e a questo punto distendere il braccio che grabba e la gamba posteriore.
    Il braccio libero va portato in avanti all’altezza della spalla per bilanciare.
    E’ un trick difficile de eseguire bene, la perfezione si ha se la tavola è perfettamente parallela al terreno.
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    Tail e nose grab
    Afferrate con la mano davanti la punta della tavola (nose grab).
    Afferrare con la mano dietro la coda della tavola (tail grab).
    La regola di base e cioè portare le gambe alla grabbata e non viceversa vale anche in questo caso, una volta afferrata la tavola si distende leggermente le gambe.
    Il braccio libero va disteso in asse con la spalla e alla sua altezza, ma dipende molto dal tipo di manovra abbinato. Esso infatti deve compensare lo sbilanciamento dell’asse corporeo e va quindi disteso nella direzione opposta allo sbilanciamento.
    Sono due tricks bellissimi e in pipe rendono tantissimo.
    Un trucchetto in questo caso è iniziare a compensare col braccio libero prima di grabbare.
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    Japan
    La mano davanti va a grabbare sulla lama delle punte vicino al piede anteriore al suo interno, passando però all’esterno del ginocchio.
    È una di quelle grabbate un po’ incasinate che vengono usate relativamente poco, è stata molto in voga qualche anno fa, ora un po’ meno ma è sempre molto efficace.
    Una volta che avete flesso le gambe al petto andate direttamente a grabbare passando davanti alla caviglia, una volta afferrata la tavola tiratela leggermente verso l’alto.
    Il braccio libero anche in questo caso va ad equilibrare lo sbilanciamento, normalmente viene proteso verso la coda della tavola sempre all’altezza della spalla se eseguito su kick, ma anche in questo caso dipende molto dalla manovra abbinata e dal tipo di salto utilizzato per staccare.
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    2. Le rotazioni

    Ed eccoci finalmente arrivati al dunque, le rotazioni sono un mondo vastissimo, ogni anno qualcuno fa qualche mezzo giro in più, cambiano i nomi switch, fackie, cab, late... c’è sempre qualcosa di nuovo ed intrigante.
    Ma comunque sia le possibilità d’azione che raggruppano tutte le altre sono due:
  • rotazioni backside
  • rotazioni frontside
    Viene definita rotazione backside quella rotazione che compiamo staccando dal dente del salto offrendo inizialmente la schiena verso la direzione di marcia (o l’atterraggio).
    Frontside quando staccando dal dente ruotiamo offrendo inizialmente la nostra frontalità verso il senso di marcia.

    Per eseguire una rotazione (qualunque essa sia) è necessario, in fase di stacco, eseguire una torsione col busto (spalle, braccia e testa), in modo da imprimere una coppia di forze al nostro corpo, che svincolato dal terreno (in fase aerea) tenderà così a ruotare su se stesso, ciò generalmente viene anche abbinato ad una leggera curva verso la rotazione stessa, detta spin.
    Da questa iniziale constatazione si capisce facilmente che maggiore sarà la spinta iniziale e maggiore sarà lo spin, più grande sarà la forza e la velocità della rotazione (ovvio), e quindi la tendenza del nostro corpo di continuare a ruotare (inerzia), per cui per fare un bs7 bisognerà torcere con più forza che per un bs3. Ma ci sono altri fattori condizionanti che vedremo in seguito (quali ad esempio la dimensione del salto e quindi il tempo disponibile per l’esecuzione setessa).
    Come accennato nel capitolo precedente il segmento corporeo maggiormente determinante la riuscita del trick è il capo, che possiamo definire “segmento pilota”, quindi il sistema testa/braccia/spalle per la sua capacità di influenzare la velocità periferica di rotazione è estremamente importante, ma anche la gestione della flessione delle gambe può determinare delle accellerazioni o delle decellerazioni. Parlo di sistema testa/braccia/spalle perché è necessario che tutti questi segmenti lavorino sinergicamente, sia nelle front che nelle back rotation. Se ciò non avviene accade infatti che anziché creare una coppia di forze ne creamo di versi opposti, che si annullano a vicenda e come risultato fanno esaurire la rotazione, bloccandola.

    Bel casino vero? Non vi scoraggiate tutto sommato l’esecuzione è più facile della teoria.
    Vediamo ora l’analisi separata dei due casi.

    Rotazioni backside
    Come accennato sono quelle rotazioni che compiamo quando usciamo dal dente del salto offrendo inizialmente la schiena al senso di marcia (il nostro back side appunto).

    La tecnica per eseguirle verrà esposta in seguito, attraverso la classica sequenza d’azioni già proposta per i grab, ma ci sono un paio di considerazioni preliminari molto importanti:
    1. Un salto, per permettere si sollevarci in aria, deve necessariamente essere inclinato verso l’alto (tranne i cliff è chiaro), ciò comporta sempre e comunque uno sbilanciamento in dietro dell’asse corporeo che dovrà essere compensato. Per fare questo è necessario staccare spingendo con le gambe, in questo modo saremo noi a dominare il kick e non viceversa.
    2. La torsione del busto per imprimere la rotazione deve essere in asse (perfettamente cioè perpendicolare al terreno, questo ovviamente per rotazioni piatte), ma compensare anche lo sbilanciamento dato dal kick, il braccio anteriore tenderà quindi a ruotare un pelo più verso la punta della tavola (questo a causa del concetto esposto al punto 1).
    3. Le braccia, le spalle e la testa devono spingere assolutamente in modo sinergico
    4. La grabbata va eseguita dopo i 90 gradi e in genere verso i 180, ma dipende dalla dimensione del jump in rapporto al numero di rotazioni, comunque e sempre la prima cosa da fare è flettere le gambe al petto (senza esagerare), ma ci sono delle sfumature dipendenti dallo stile che si vuol dare alla manovra.
    5. Continuiamo a ruotare finché manteniamo il capo ruotato

    Vediamo ora la sequenza d’azioni, è intesa una rotazione di 360°, per il bs1 basta “mollare” prima la posizione del capo, cioè mantenere per meno tempo la testa girata verso la rotazione, fissate lo sguardo sul landing (atterraggio) sui 180 gradi e la rotazione terminerà li.

    Eccovi la scaletta per l’esecuzione:
  • scegliete un kick che spari piatto ma che vi permetta di stallare abbastanza, con landing bello lungo e ripido (salti che flettono la tavola non vanno bene!)
  • ripensa bene all’esecuzione della manovra
  • prendi la rincorsa deciso con le ginocchia ben flesse
  • sul kick piegati bene sulle gambe
  • stai per staccare, spingendo con le gambe imposta la rotazione torcendo: busto, braccia/spalle e soprattutto la testa, verso la coda della tavola , una leggera slaminata può agevolare ma non è sempre necessaria
  • sei in aria, seguendo la rotazione cerca con lo sguardo di raggiungere l’atterraggio, ma contemporaneamente raccogli le gambe verso il busto
  • sei tra i 90 e i 180 gradi della rotazione, le ginocchia sono ben raccolte, imposta la grabbata mantenendo la posizione della testa
  • inserisci la grabbata che vui la spiegazione del grab è sempre la stessa
  • stai continuando a ruotare (testa girata), il braccio libero è sempre ben disteso
  • mancano 90° alla fine della rotazione (stai guardando l’atterraggio), lascia la grabbata e comincia a distendere le gambe (non completamente) per assorbire l’impatto.
  • Durante l’atterraggio scomponitii il meno possibile, ora chiaramente guarda nella direzione di marcia

    Rotazione front side
    Sostanzialmente è la fotocopia rovesciata di quella back side, ma ci sono alcuni particolari piccoli ma molto importanti.
    Uno dei fattori che determina la difficoltà di esecuzione di un gesto motorio, è il numero di articolazioni che entrano in gioco per eseguirlo in relazione all’ampiezza di movimento che esse permettono. La rotazione back side va a torcere il busto sull’articolazione del bacino nella direzione in cui esso ha una minore mobilità, se non mi credete alzatevi in piedi e ruotate back e poi front coi piedi in appoggio e ginocchia leggermente flesse.
    Ciò significa che la spinta back in apparenza gira più facilmente, e che quella front impone un maggiore controllo di questa articolazione a causa della ampiezza di movimento che essa permette, imparandola quindi si ha la sensazione che sia più “lenta”, ma in realtà essa ha la possibilità di spingere con più forza e se ben eseguita permette di più di quella back.
    Da queste considerazioni emergono alcune caratteristiche:
    1. imparare queste rotazioni è meno immediato di quelle back
    2. controllare il bacino in fase di volo è più difficile e fortemente condizionante la riuscita (ma c’è il trucco)
    3. se in back uscite senza poter guardare il landing (o atterraggio) in front la parte al buio si ha dopo (considerando una rotazione di 360 gradi), in fase di atterraggio, e da questo punto di vista sono più cazzute le prime.

    Sulla valutazione generale di difficoltà penso però che si eguaglino, sarei curioso di sapere come vengono distinte e valutate dai giudici di gara.
    La scaletta di movimenti per eseguirla è identica a quella back, è quindi riprendetela da li.
    Ma vediamo il trucchetto per controllare il bacino.
    Se le avete già provate, avrete sicuramente notato come diano l’impressione di essere rotazioni lente e pesanti, difficili anche da portare solo in 360. Ciò è dovuto proprio, come già affermato dalla maggior articolarità del bacino.
    Per bloccare questa articolazione (e quindi non disperdere la spinta) è sufficiente flettere leggermente le gambe al petto. Quindi se riprovate facendo questo movimento (non esagerato, non è necessario far sbattere le ginocchia sui denti), senza grabbare, vedrete che probabilmente riuscirete ad arrivare sui 360, a patto naturalmente che manteniate la testa girata verso la rotazione.

    3. I tricks

    In questa sezione tenterò illustrarvi l’esecuzione di alcuni tricks (i più comuni) per così dire “composti”, nei quali cioè oltre a ruotare su noi stessi (piano trasversale) lo facciamo anche su quello frontale e sagittale.
    Sono quindi manovre che si sviluppano su più piani ma non per questo necessariamente più difficili da eseguire.

    Molti dei concetti esposti nella sequenza d’azioni preparatorie, come vedrete, sono pressochè identici a quelle esposti per le rotazioni, quali ad esempio il raccogliere le gambe al petto (soprattutto se ci sono anche rotazioni front) e mantenere la testa ruotata finchè non avete esaurito la figura.
    Brutta caratteristica di questi salti sono le rovinose cadute per impararli, quindi andateci piano e valutate bene le condizioni generali del salto, e soprattutto dell’atterraggio!!!
    Come prima, per avere una panoramica completa del trick che state studiando, dovete inserire la manovra e questa volta anche il grab, dove richiesto.

    Eccovi la scaletta d’azioni:
  • scegliete un kick che vi permetta di stallare abbastanza a lungo, con landing bello ripido (salti che flettono la tavola non vanno bene! Appoggiando lo snowb. Sul dente questo non dove toccare solo su coda e punta!!!)
  • ripensate bene all’esecuzione della manovra
  • prendete la rincorsa decisi con le ginocchia ben flesse fissando il dente
  • prima dell kick piegatevi bene sulle gambe
  • (inserite qui il trick che volete provare) state per staccare, spingendo con le gambe e impostate il trick
  • eseguite la grabbata che volete la spiegazione è sempre la stessa
  • siete in aria, evolvendo la manovra cercate con lo sguardo di raggiungere l’atterraggio
  • state continuando a ruotare (testa girata), il braccio libero è sempre ben disteso
  • mancano 90°, indipendentemente dal piano su cui state lavorando (anche nel back flip vale lo stesso) state guardando l’atterraggio, lasciate la grabbata e cominciate a distendere le gambe (non completamente) per assorbire l’impatto.
  • Durante l’atterraggio scomponetevi il meno possibile, ora chiaramente guardate nella direzione di marcia

    Back Flip
    Si esegue staccando con la tavola piatta e flettendo la testa sulla spalla posteriore senza ruotarla, aiutando la spinta con le braccia che faranno una semi circonduzione verso la punta.
    Appena in aria raccogliete le gambe e grabbate come volete. Anche in questo caso ruoterete finché manterrete il capo flesso sulla spalla.


    Front Flip
    Staccando torcete leggermente il busto front (poco solo per raggiungere la frontalità) piegatevi con forza verso la punta della tavola flettendo il capo in avanti verso il bacino.
    Impostate la grabbata e mantenete questa posizione finché non passate completamente sotto con la testa e fin quasi siete di nuovo verticali.


    Fs Rodeo
    Il fs rodeo è una di quelle manovre storiche, forse la prima che ha profondamente colpito l’immaginazione dei riders, l’ha resa grande Daniel Franck con cui s’è vinto l’air & style ed ha dominato video del calibro di “melt down project” era il 1996.
    È un trick abbastanza semplice da imparare, soprattutto se non si esagera con in numero di rotazioni, io ritengo che sia più facile cominciare in 360 anche se si gira senza problemi fino al 540.
    La manovra viene facilitata se il salto spinge bene verso l’alto, ma non tanto quanto certe schifezze che si vedono a volte sui bordi della pista! Per tirar su un kick scegliete un pendio con una buona rincorsa seguita da un leggero pianoro e poi un’altra discesa bella ripida e lunga, che sarà l’atterraggio. Il kick va costruito sul piano in modo da atterrare sul landing.
    Esecuzione:
    - uscite dal kick slaminando con forza sulla lamina delle punte impostando una rotazione front semi cappottata per dietro. Il sistema braccia/spalle/busto e testa quindi si torce sbilanciando l’asse corporeo verso la coda della tavola e va mantenuto in questa posizione per l’intero sviluppo del trick, tranne gli ultimi 180 gradi in cui si recupera l’asse corporeo riportando la testa in asse col busto.
    La manovra si sviluppa ruotando in front e contemporaneamente cappottando per dietro ma senza che la testa passi veramente “sotto”, essa infatti generalmente passa all’altezza delle ginocchia, ma dipende molto da quanto la forzate.
    Appena in volo raccogliete le gambe ed impostate la grabbata (tra i 90 e i 180 gradi).
    I grab più semplici sono indy e sad (ma nose spacca di brutto soprattutto se un pelino bonato tail, Travis Parker insegna...).
    E qui aggiungete il resto...


    Bs Rodeo
    Manovrone bellissimo, a detta di tutti figlio della mente geniale di Peter Line (ma per quanto ne so c’era gente che lo faceva anche prima, Peter l’ha reso famoso), se eseguito bene ha una omogeneità di sviluppo fantastica.
    Consiste nel uscire dal kick slaminando sulla lama back e compiendo una rotazione backside (solitamente di 540 gradi) e cappottando front, anche in questo caso passando col capo “sotto” ma non completamente.
    Vediamo come impostarlo:
    - state per staccare, impostate la rotazione backside e simultaneamente slaminate sulla lama dei talloni spingendo la testa in dietro e verso la spalla anteriore. Appena in aria col braccio anteriore grabbate sad, che in questo caso vi aiuterà a “spingere” la manovra.
    Mantenete questa posizione finché l’asse corporeo non avrà completamente recuperato quasi la verticalità, a questo punto mollate il grab e impostate gli ultimi 180 gradi.


    Bs Corckscrew (o misty)
    Questa manovra consiste nel eseguire una rotazione back avendo l’asse corporeo quasi parallelo al terreno, inclinato per dietro. Si riesce a ritornare dritti per atterrare durante gli ultimi 180 gradi (ma anche qui dipende dall’esecuzione e dal numero di giri) attraverso un movimento di “recupero” eseguito col capo, spalle e braccia. Anche in questo caso quindi sono questi segmenti che determinano la riuscita del trick.
    Quindi:
    - staccando torcete il busto come per le rotazioni back ma flettete anche la testa leggermente in dietro (più o meno guardando la coda della tavola), in questo modo inizierete subito a ruotare e cappottare per dietro. Mantenete il capo in questa posizione fin quando non vi sarete nuovamente raddrizzati, riportate il capo in asse, fatto ciò se volete continuare a ruotare tenete la testa girata verso la rotazione.
    Per la grabbata (di solito indy o mute) valgono sempre le stesse regole e riprendetela dal capitolo ad esse dedicato.


    Fs Corckscrew
    Beh che dire, se fate questo trick vuol dire che ormai girate veramente a stecca...
    È il movimento inverso al bs corck ma per il particolare sviluppo della manovra in aria e l’enorme differenza di impostazione si può dire che non sono neanche parenti.
    Che sappia io è frutto della mente geniale di Peter Line, ma non ne sono sicuro.
    Vediamolo:
    - state per staccare, impostate una torsione front ma slaminate sulla lama back (tutt’altro che facile) “buttando” le gambe avanti e contemporaneamente andante a grabbare indy flettendo la testa verso lo sterno.
    In questo modo ne uscirà una rotazione front cappotta leggermente (la spalla posteriore passa più o meno all’altezza della tavola), caratteristica di questo trick è il busto molto flesso sulle gambe (non viceversa).
    Tenete la posizione fino ai 270 (+ o - ) e recuperate riportando in asse la testa.
    Generalmente va eseguita subito in 540.


    Inverted
    Salto bello ma non omogeneo come il backside rodeo, che sappia io lo ha inventato Jim Rippey con cui anche lui s’è vinto l’air & style.
    È fondamentalmente un frontside rodeo ma completamente cappottato, la sensazione in aria è molto yepaaaa!.
    Vediamo come si esegue:
    - staccate dal kick senza slaminare, impostando una rotazione front ma spinta completamente per dietro verso la schiena, le braccia in questo caso devono spingere per impostare soprattutto la flippata.
    La testa va girata nel senso della rotazione ma completamente flessa sulla spalla anteriore che però a seguito della torsione di rotazione è dietro.
    Perso il contatto col suolo portate le gambe al petto (ma non troppo velocemente) e contemporaneamente andate a grabbare, sad gira bene ma anche nose ci sta.
    Aspettate in questa posizione che lo sviluppo della manovra vi riporti verticale, mantenendo la posizione del capo.
    Siete quasi verticali, riassumete l’asse col capo e impostate gli ultimi 180, tenendo la testa girata ma non più flessa
    .

    fulvio@snowgang.com - cell. 347.0712309 - SnowGang.com

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